articoloRecensione: Klask - Regole del Giocodi:
Marcello Di Sarno - Data di pubblicazione:
28/09/2016Una porzione di hockey, un’altra di calcio… aggiungete un pizzico di biliardo, mescolate il tutto in “salsa” magnetica e servitelo su piatto di legno. Ecco la ricetta di Klask, un nuovo gioco da tavolo che arriva dalla Danimarca e che si candida a diventare il prossimo tormentone degli appassionati delle sfide di abilità.
Un concentrato di tre giochi, dicevamo all'inizio, e si ha quest’impressione sia guardando dall'alto il piano di gioco con i vari componenti, sia analizzando le modalità di gioco.
Il rettangolo blu con i quattro angoli fa pensare a un piccolo campo da calcio, con la differenza che qui non si comincia dalla linea di centrocampo (inesistente in Klask) ma da uno degli angoli che ogni giocatore ha a disposizione.
Le due manopoline nere (gli attaccanti) mosse attraverso i magneti posizionati al di sotto del rettangolo di gioco, e la strategia di tirare di sponda per segnare richiamano alla mente il popolarissimo hockey da tavolo che troviamo in qualsiasi sala giochi del mondo. A differenza di quest’ultimo, c’è la pallina al posto del dischetto e una buca circolare al posto della porta rettangolare.
I tre magneti bianchi disposti al centro ricordano un po’ i birilli di un biliardo classico. Anche in Klask è fondamentale colpirli non perché così si guadagnano punti (come avviene invece nel biliardo), ma per mandarli nella metà campo avversaria, ostacolando di fatto i movimenti del nostro sfidante. Questi infatti dovrà evitare di avvicinarsi troppo, per non calamitare due magneti e regalare così un punto all'avversario.
Per segnare 6 punti e aggiudicarsi il match, che in media dura una decina minuti, occorrono astuzia, prontezza di riflessi, attenzione massima e soprattutto calma e sangue freddo… mai farsi prendere dal panico di subire una segnatura, perché si finisce con l’indietreggiare troppo e cadere nella propria buca, per la gioia del nostro avversario che riceve un punto.
Al contempo, non occorre essere particolarmente aggressivi o violenti nel colpire la pallina, per evitare che schizzi fuori dal campo o, nel peggiore dei casi, finisca sulla ribattuta nella nostra.
Pesano molto gli errori, vince chi sbaglia di meno e induce all'errore l'avversario.
In conclusione, la spesa per acquistarlo vale il divertimento e la voglia di misurarsi e vincere che ti catturano quando ti siedi davanti al rettangolo blu. Un passatempo ideale a casa e in un locale, per nulla ingombrante e poco rumoroso, quindi non c’è il rischio di infastidire il nostro vicino di tavolo.
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